QUALI SONO I DIRITTI DEI LAVORATORI?
Il primo diritto del lavoratore è quello di essere informato. Ogni lavoratore deve conoscere a fondo quali sono i propri diritti e doveri legati alla propria tipologia di lavoro (autonomo, subordinato e parasubordinato) ed al proprio contratto (CCNL).
Il lavoro è un diritto previsto dalla carta Costituzionale quindi è rivolto a tutti i cittadini italiani; esso è inoltre regolato e protetto da determinate norme giuridiche e costituzionali volte ad assicurare la tutela del posto di lavoro, della sicurezza nei luoghi di lavoro e della tutela del lavoratore finalizzata a proteggerlo dal punto di vista economico, morale, fisico, per assicurargli dignità e per garantirgli protezione in tanti aspetti.
Il diritto al lavoro è anche sorretto e difeso dalle principali norme giuridiche comunitarie e internazionali stilate dall’Unione Europea e dall’Organizzazione Internazionale.
Al fine di garantire il diritto al lavoro è importantissima l’attività dei sindacati che gestiscono le dinamiche legate alla tutela del lavoratore e ai contratti collettivi di categoria sia nei confronti del datore di lavoro che con gli organi istituzionali. É proprio attraverso l’attività dei sindacati che i lavoratori possono utilizzare metodi di rivalsa dei propri diritti quali scioperi e serrate.
COSTITUZIONE E DIRITTO AL LAVORO
L’art. 1 pone il diritto al lavoro quale valore fondamentale della Repubblica stessa e gli artt. dal 35 al 40 ne regolano le sue forme ed applicazioni.
L’art. 35 afferma che “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori”…. regola e tutela i diritti del lavoro all’estero.
L’art. 36 riconosce il diritto ad una retribuzione proporzionata all’abilità, alla fatica e alla responsabilità del lavoratore e anche idonea a consentire a lui e alla sua famiglia un’esistenza “libera e dignitosa” e tutela “la durata massima della giornata lavorativa” e “il diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite”.
L’art. 37 della Costituzione tutela e protegge il lavoro delle donne e dei minori (che abbiano compiuto 15 anni) e riconosce parità di lavoro e di retribuzione per uomini e donne.
L’art. 38 stabilisce le norme per la previdenza e assistenza e per le assicurazioni obbligatorie.
L’art. 39 afferma il diritto della libertà dell’organizzazione e dell’attività sindacale.
L’art. 40 definisce il principio del diritto di sciopero dei lavoratori.
Ad integrazione della Costituzione è stato emanato, con la legge 300, lo Statuto dei Lavoratori entrato in vigore il 20 Marzo 1970. Esso ha lo scopo di tutelare i diritti fondamentali dei lavoratori dipendenti e delle rappresentanze sindacali di fabbrica garantendo un corretto rapporto tra questi e la direzione aziendale, oltre a sancire la libertà di opinione del lavoratore.
Il diritto al lavoro serve anche a regolamentare: i rapporti di lavoro, i licenziamenti, i trasferimenti e le condizioni lavorative stesse (orari, contratti ecc.)