Gli ultimi avvenimenti del 2023 mi portano a fare alcune riflessioni su come le relazioni umane nel mondo contemporaneo siano un intreccio complesso di connessioni digitali e interazioni fisiche. L’avvento della tecnologia ha ampliato le possibilità di connessione tra le persone, permettendo di superare le distanze, ma ha anche introdotto nuove sfide nelle dinamiche relazionali. In particolare l’avvento dei social media e delle piattaforme di comunicazione istantanea ha reso sempre più semplice ed accessibile il rimanere in contatto con amici e familiari che per vari motivi sono lontani da noi. Ma c’è un rovescio della medaglia, l’aver introdotto una nuova forma di relazione, spesso virtuale e meno profonda. La quantità di connessioni online può talvolta sminuire la qualità delle relazioni, portando a interazioni superficiali e meno significative. Sempre più comune sentire persone dire che hanno centinaia, migliaia, di amici sui social. Ma avete mai provato a chiedere quanti di questi possano veramente essere considerati amici? Basta osservare come alle volte le persone voltino addirittura lo sguardo in altra direzione quando si trovano, nella vita reale, ad incrociare alcuni “amici dei social”. Perché non si tratta di amicizie, questa non è la realtà. L’uso diffuso della comunicazione digitale ha anche influenzato il modo in cui adesso ci esprimiamo ed anche come riusciamo ad interpretare le emozioni degli altri. I toni di conversazione, l’uso di emoji o abbreviazioni possono alterare il significato di un messaggio, portando a malintesi e fraintendimenti. E questo è sempre più comune. Una certezza che emerge è che nell’era della presenza costante delle connessioni digitali molte persone si sentono sempre più isolate e diventano chiuse in se stesse non riuscendo più ad interagire in maniera sana con gli altri. La mancanza di interazioni faccia a faccia e di legami significativi può generare solitudine e disagio emotivo, nonostante la presenza virtuale di molti “amici” online. Impegniamoci allora a riacquistare la consapevolezza dell’importanza delle relazioni autentiche e significative, riprendiamo a cercare interazioni umane genuine, privilegiando la qualità degli scambi sulle quantità di connessioni.

Leonardo Maiolica

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