Sono alcune centinaia i giovani agricoltori scesi in piazza a Milano per protestare contro il caro energia nel primo giorno del Villaggio Coldiretti al Parco Sempione.
I giovani hanno protestato contro il caro bollette con dei cartelli con le scritte, “senza agricoltura e senza agricoltori non si mangia”, e gridando slogan come “siamo alla canna del gas” o “non toglieteci il futuro”.
“La situazione è particolarmente difficile stante l’aumento dei costi energetici. In alcuni casi abbiamo superato il 500% in termini di aumento del costo – ha spiegato il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini – ma oltre a questo si va ad aggiungere l’aumento del costo del gasolio per i prodotti fito sanitari con un più 250%. Tutto questo sta mettendo in forte difficoltà le nostre imprese dei giovani o meno, con un rischio in termini di aumento dei costi sui cittadini e i consumatori”.
Fino ad oggi questi aumento del costo “lo abbiamo contenuto e ce lo siamo caricato noi come filiera agricola ma oggi non ce la facciamo più. Quindi servono provvedimenti di carattere governativo e soprattutto misure di carattere comunitario – ha concluso – a sostegno delle imprese agricole dei singoli stati membri. Sarà una risposta se ci sarà concreta rispetto a quelli che sono i bisogni di cui le aziende necessitano”.
I giovani agricoltori sono vestiti con gli indumenti da lavoro e gli attrezzi (apicoltori, mungitori, viticoltori, cuochi contadini) e sono schierati tra balle di fieno. Con loro c’è l’asinella ‘Terra’, simbolo della volontà di continuare a costruire il proprio futuro in campagna nonostante le difficoltà. Presente la delegata nazionale dei giovani contadini Veronica Barbati e sono attesi rappresentanti delle istituzioni e della politica. Secondo l’organizzazione, a rischio 1 azienda agricola di giovani su 4.
I rincari energetici hanno costretto a ridurre la produzione e ora mettono in pericolo la sussistenza di questa parte più avanzata del settore agricolo che conta, nell’ultimo anno, in media, 17 nuove imprese giovani al giorno per un totale di 56mila aziende guidate dagli under 35 pari a una superficie che è quasi il doppio della media (18,3 ettari di Sau per azienda contro 10,7), un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.
Inoltre il 24,4% dei giovani ha realizzato almeno un investimento innovativo nel triennio 2018-2020, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat e Ismea.